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ansia di infatuazione [1605877232763]

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on . Postato in Ansia, Stress, Panico | Letto 2071 volte

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le risposte dellesperto

lella, 71 anni

domanda

Buongiorno, sono una donna matura ma molto giovanile. Ho un marito che mi ha fatto passare una vita infelice con alti e bassi anche economici. Venivo da una famiglia ricca quindi ho passato un' esistenza (fino a 26 anni finché non mi sono sposata) nell'agiatezza e nel divertimento.

Mi sono diplomata in ragioneria ma non ho mai usato il mio diploma dato che ho lavorato sempre nelle varie aziende che mio marito apriva e chiudeva anche con fallimenti e quindi ho vissuto sempre nell'incertezza.

Quando c'erano varie ristrettezze andavo a chiedere aiuto ai miei umiliandomi....I miei mi avevano lasciato in eredità due appartamenti di 120mq, una volta in nostro possesso e venduti mio marito ha sperperato tutto in avvocati etc...Ora lui essendo infermo e mezzo allettato vorrebbe comandarmi ancora sul denaro che percepisce per varie pensioni di invalidità, sociale e di accompagnamento. Io essendo un po' frustrata da tutte queste cose, mi innamorai tempo fa di un medico ma la cosa andò male.

Ora invece mi sono infatuata di un uomo molto più giovane che vedo tutti i giorni quando vado a fare acquisti, la cosa è corrisposta ma dopo l'altra delusione ho paura ad affrontarla, però mi fa sentire viva, dato che il resto della giornata devo accudire mio marito e visto che non provo più da tanto tempo nulla per lui.

Sarebbe così grave lasciarmi andare ad un amore che ho desiderato da tanto tempo?

 

 


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risposta

Buonasera Lella,

Colgo nella sua domanda la preoccupazione circa la "gravità" di lasciarsi andare a questo amore.

Anche se non è bello e nemmeno eductao rispondere ad una domanda con altra domanda mi viene spontaneo chiedere a ame stessa che cosa lei possa intendere per "grave".

Non potendo ascoltare dalle sue parole provo dal suo racconto ad inferire qualche risposta, su cui Lei potrà ovviamente riflettere consapevoli entrambe che la mia è solo uno spunto e non la lettrua che potrebbe riferirmi lei in prima persona. Tenendo conto quindi della non esausitività delle mie inferenze.

Potrebbe intendere il grave nella propsettiva di chi si riguadagna in modo autonomo e solitario e segreto la soddisfazione di un desiderio a lungo frustrato e a fronte di altre frustrazioni esistenziali. In questo senso però mi verrebbe da far notare che già un'altra volta si era innamorata e avrebbe tentato di lasciarsi andare, forse lì non era corrisposta vistò che andò male e che inq eust'ultima situazione evidenzia che la cosa è corrisposta. Quindi in quest'ultimo caso la gravità per cui chiede andrebbe riferita ad altro significato, non al fatto di abbandonarsi in sé.

Un'altro modo con cui potrebbe intendere il grave è quello di temere che una volta abbandonatasi, anche questo amore, per quanto ora corrisposto, possa deluderla come il precedente. Non lo dichiara ma forse stare nei suoi pensieri impliciti.

Altro ancora è quello di intendere il grave semplicemente perchè lei si sente viva e invece suo marito sta male, allettatao e non potrebbe prendersi una chance identica, quindi sentirebbe grave abbandonarsi perchè ha una perceione di non equità fra lei e suo marito rispetto alle opportunità emotive di rendersi più felici. In questo percepisco un possibile senso di colpa non tanto, o almeno non solo, nei riguardi di suo marito, quanto rispetto alla sua storia che èm stat segnata da scelte precise di dezione a suo marito che invece l'ha delusa nel tempo.

Forse potrebbe valutare se sia il caso di riformulare la domanda in questi termini: posso scegliere qualcosa di diverso da ciò che ho sempre scelto e assumermi anche questa volta la responsabilità delle mie scelte come feci con mio marito?

Perchè poi ci potrebbe essere un quarto senso dell'aggettivo "grave" che Lei usa: quello delle conseguenze e degli effetti, positivi e meno positivi, che potrebbero snocciolarsi a seguito di un amore corrisposto al di fuori del matrimonio.

Credo Lei abbia le risorse necessarie per fare le sue scelte, qualunque esse siano, come ha già fatto con suo marito tanti anni fa e durante la vita trascorsa insieme.

Un caro saluto, che la vita le sia amica.

dott.ssa Liuva Capezzani

 

Pubblicato in data 11/12/2020

 

 


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Tags: ansia relazioni di coppia

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