problema col cibo (20102001)
Anonima, (20.10.2001)
Sono una ragazza di vent'anni,che ritiene di avere un problema con il cibo,e vorrebbe sapere da voi qualcosa su tale problema e a che tipo di specialista ,posso rivolgermi.La mia esistenza non è mai stata per cosi dire serena ,vivo infatti in un'ambiente familiare che non solo ha condizionato la mia vita,ma l'ha resa un incubo.Sono nate in me forti paure,che mi hanno fatto credere di essere io il problema,di essere una persona diversa dalle altre e che non potesse vivere come tutti gli altri.
Cosi sono cresciuta ,chiudendomi in un mondo fatto di paure e rinunce,ho rinunciato all'amore,l'amicizia,insomma a vivere.Nel momento in cui ho avvertito profondamente il mio disagio,circa a15 anni,ho cominciato ad ingrassare sempre piu',fino a trovsrmi a vent'anni a pesare piu0' di 90chilii.Il mio rapporto con il cibo è diventato ossessivo ,non faccio altro che mangiare,per riempire probabilmente dei vuoti che,non sono nel mio stomaco ,ma nella mia anima.Non penso di dovermi rivolgere ad un semplice dietologo,perchè sarebbe inutile,ma non so' a chi,è inutile dire che nessuno mi capisce e mi dicono semplicemente:"mettiti a dieta",pensano che sia semplicemente una questione di golosita'.Invece io non riesco a farne a meno mi sento una"drogata"del cibo.
Per favore ditemi a chi mi devo rivolgere e se posso risolvere questo disturbo.
Grazie
Mi sembra molto importante una frase che tu scrivi sul "mangiare per riempire dei vuoti che non sono nel tuo stomaco ma anche nella tua anima".In effetti sembra sia proprio questa la dinamica in gioco quando mangi tanto facendo del cibo una sorta di droga. Si tratta di riempire un vuoto d'amore. Come tu stessa scrivi "hai rinunciato all'amicizia, all'amore, insomma a vivere" forse anche a causa di certe relazioni familiari.
Non si tratta necessariamente di una situazione gravemente patologica anche perchè sei giovane ed avrai le risorse ed il tempo per risolvere questo rapporto con il cibo. Inoltre è molto frequente per le ragazze della tua età trovarsi ad avere problemi con il cibo.
Comunque io ti consiglio di continuare a scrivere, ad esempio a Psiconline, piuttosto che ad amici/amiche o in un diario.Ti consiglio anche di leggere un libro di Fabiola De Clercq (la fondatrice dell'ABA) in cui, forse, potrai almeno in parte riconoscerti e di prendere contatto con la sede dell'ABA per te più facilmente contattabile.
Facci sapere.