Problemi di alimentazione (09102014)
Laura, 18
Da più di un anno, il rapporto col cibo é diventato per me un qualcosa di ossessivo. Ci penso praticamente sempre. Da piccola non mangiavo quasi nulla, facevo diverse ore di danza
ed ero molto magra. Andavo avanti con cioccolatini, latte, merendine e pasta al sugo ma in quantitá limitate. Quando smisi di fare sport improvvisamente all'età di 15 anni, cominciai ad ingrassare e tutto quello che avevo nell'armadio era diventato troppo stretto per me. Non avendo molti soldi per permettermi di comprare nuovi vestiti, decisi di cominciare a dimagrire, anche perché non mi piacevo e mia mamma non si dimenticava mai di sottolineare la dimensione sproporzionata delle mie gambe. Pesavo circa 54 kg, ed ero alta 1, 56. Mangiavo solo frutta, verdura, carne e pesce. Spesso non cenavo e mi divertivo a ridurre sempre di più l'apporto calorico. Km a piedi ed in bicicletta, piscina, mai un attimo ferma per bruciare il più possibile. In tutto persi 9 kg. Oggi ho 18 anni e peso 49/50 kg. In questo ultimo anno sono passata da periodi di dieta ferrea a periodi di abbuffate che in questi ultimi tre mesi sono all'ordine del giorno. Prendo il pacco di biscotti e ne finisco la metà, poi passo al salato, per poi tornare al dolce. Non so più cosa fare per controllarmi. La paura di ingrassare mi tormenta, anzi, mi vedo ingrassata ogni volta che non rispetto la dieta. Meno mangio, più bella mi vedo. Ogni giorno cerco di tornare ai vecchi tempi, quando riuscivo a rispettare uno schema alimentare ma non ci riesco, anzi, faccio tutto il contrario. Non riesco nemmeno a vomitare perció assimilo veramente tutto. Mi chiedo se questa tortura che mi autoimpongo involontariamente possa finire un giorno e non avendo abbastanza soldi per pagare uno psicologo spero che voi possiate aiutarmi. Grazie di cuore!
Cara Laura, da quanto mi scrivi sembra che tu stia alternando dei periodi di restrizione alimentare a periodi di abbuffate. Il meccanismo che ti porta alle abbuffate è lo stesso che che ti induce a restringere l'alimentazione ovvero il controllo. In breve tu cerchi di controllare la tua alimentazione restringendo la dieta al massimo questo porta il tuo corpo ad avere delle carenze alimentari quindi molta fame, probabilmente resisti fino al punto in cui la fame prevale e cominci a mangiare. Una volta che comincia a mangiare percepisci la perdita del controllo quindi mangi tanto in quanto subentra il ragionamento... "oramai non posso più resistere....". Il meccanismo si chiude con l'abbuffata alla quale seguono le restrizioni che inevitabilmente portano a nuove abbuffate. Tieni presente che con questo meccanismo il tuo corpo assimila di più perchè abituato al digiono è proteso a immagazzinare quello che può durante le abbuffate. L'unico rimedio è imporsi di seguire una dieta equilibrata che ti dia la percezione del controllo e che apporti il giusto numero di calorie giornaliere. Durante la dieta devi mangiare quello che è indicato anche quando credi di poter rinunciare in modo che non sarai assalita di nuovo dalla fame più avanti. Ricordati con i diguini e le restrizioni non si controlla solo si va verso una perdita di controllo che prima o poi arriverà sicuramente. Per approfondimenti www.mentecomportamento.it
(Risponde il Dott. Mirko Dai Prà)
Pubblicato in data 09/10/2014