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Crisi di ansia - frustrazione nel bambino (145316)

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Lea, 43

 

Gentile Dottore,
mio figlio di 5 anni, nato alla 30 settimana di gestazione ed a cui è stata riscontrata una ipoplasia cerebellare modica, è da qualche tempo che ha crisi di rabbia e di ansia che mi preoccupano.
I primi segni sono comparsi in concomitanza di una seria crisi familiare (litigi frequenti e verbalmente violenti tra noi genitori, la perdita di lavoro mia, la malattia e la morte del nonno e, buon ultimo lo sfratto dalla nostra casa). Il bambino era irrequieto, iperattivo, faceva gesti ripetitivi (aprire e chiudere le porte dei mobili, infilare le dita nei buchi), faticava ad addormentarsi, e reagiva violentemente alla negazione delle sue richieste.
Sono passati quasi tre anni e molte cose sono migliorate. Il clima familiare è sereno ed anche lui lo è. Ha smesso di fare i gesti ripetitivi, è vivace ma forse ora non lo definire iperattivo, perchè fa giochi calmi, guarda la tv, anche se i tempi di concentrazione, soprattutto quando deve fare cose per lui faticose, non sono molto lunghi.
E' proprio questo che mi preoccupa...il nistagmo e la difficile coordinazione oculo - manuale, fanno si che lui non riesca a fare tutto quello che fanno gli altri bambini e lui si arrabbia ( quando gli ho chiesto perchè fa il monello a scuola e picchi i bambini, mi ha risposto che quando lavorano non vogliono giocare con lui. Gli ho detto "perchè non lavori anche tu?" "perchè io faccio solo scarabbocchi".
A volte, fa ancora la pipì e la cacca addosso. Che posso fare?

Carissima Lea,
la prima cosa che mi evidenzi di tuo figlio è il fatto che sia nato un po' pretermine e con un piccolo problema, immagino che questo ti abbia turbato e preoccupato tanto 5 anni fa. Questa preoccupazione immagino si sia espressa in un controllo eccessivo da parte vostra verso il piccolo.. vedere se sta bene, se cammina bene, se usa bene la penna, se riesce a leggere etc.. Questo eccessivo controllo pesa tanto sul tuo bimbo che di conseguenza ne usa tanto anche lui su quello che fa. La prima cosa che mi è venuta in mente è l'ansia da prestazione..lui si accorge di non riuscire a fare bene le cose come gli altri e si frustra e si arrabbia, allora aumenta sempre di più il controllo per cercare di impegnarsi di più ma ottiene l'effetto opposto con conseguenti "buchi del controllo" come li chiamiamo noi Psicoterapeuti Funzionali, ovvero momenti in cui il controllo si perde improvvisamente e si ha un vero e proprio crollo che suo figlio manifesta lasciando il controllo sfinterico e facendo i suoi bisogni addosso.
L'intervento che le consiglio è un lavoro sull'allentamento del controllo sia per voi genitori che il bambino. Se nella sua città si organizzano dei laboratori di riequilibrio Funzionale per bambini io iscriverei suo figlio, altrimenti per entrambi consiglio diverse cose...e di giocare insieme senza far caso se una cosa è fatta bene o fatta male... se suo figlio fa un disegno non dica se è bello o brutto ma semplicemente "grazie", quindi eliminando il giudizio, poi fate insieme attività divertenti come saltare sul tappeto elastico, il ballo frenetico, la corsa in giochi come "guardia e ladri" ecc.. tutte attività che aiutano ad allentare e perdere il controllo in modo sano e vedrà che andrà molto meglio.

 

(Risponde la Dott.ssa Pagliaro Germana)

Pubblicato in data 20/06/2012

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