Paura del buio (23.11.99)
NIC, 33 anni (23.11.99)
Mia figlia, 11 anni, dallo mese di luglio si rifiuta di dormire in camera sua (con il fratellino di 15 mesi), perchè dice di aver paura del buio. Vuole addormentarsi nel letto con me, con la luce accesa e se, dopo varie insistenze (abbiamo provato sia con le buone che con le cattive) accetta di andare ad addormentarsi nel suo letto lo fa solo con tutte le luci accese. Devo dire che alla nascita del fratello ha avuto un periodo di forte gelosia, che però sembrava superato. E noi inizialmente abbiamo pensato che fosse un modo per attirare la nostra attenzione. La pediatra, contattata da me, mi ha suggerito di portarla da uno psicologo per aiutarla a capire il perchè di questa improvvisa paura del buio, ma la bambina si rifiuta. Abbiamo provato a parlare con lei di questo problema ma lei insiste con il dire che non sa perchè le succede e che vuole solo avere tempo che non si sente pronta a dormire da sola.
Secondo voi è il caso di portarla lo stesso da uno specialista, visto il suo rifiuto totale? ringrazio e saluto
Ci possono essere molte ragioni alla base di questa paura: è nato un fratellino e quindi ci può essere la spiegazione più semplice della gelosia, ma anche un moto regressivo che la porta ad avere molto bisogno di una contatto fisico con voi. Possono così essersi risvegliate in lei le paure più infantile, ma possono essere esplose anche le paure legate alla sua età: ad 11 anni si sta per entrare in adolescenza... Per quanto riguarda il discorso dello psicologo potrebbe essere molto utile, ma forse non nell'immediato. Ora ha bisogno di attirare la vostra attenzione e di capire quale è il suo ruolo nella famiglia. Sarebbe bene che la mamma facesse solo con lei qualcosa di speciale: che vi ritagliaste uno spazio solo per lei, magari accompagnandola al cinema, al teatro, noleggiandovi delle cassete, magari per il sabato sera, da guardare con lei, oppure portandola ad un impegno sportivo che non coinvolga anche la presenza del piccolo. Dopo un po' attenzioni previlegiate allora potrete proporle uno psicologo presentandoglielo però con molta delicatezza. Ovvero dicendole che è una persona che parla ed ascolta i bambini che sentono di avere qualche difficoltà. Che il suo lavoro è quello di ascoltarli per aiutarli a stare meglio, ed in questo caso a capire perchè il buio la spaventa così tanto. Che voi le proponete questo perchè le volete molto bene e ritenete di volerla aiutare perchè anche voi soffrite vedendola così spaventata.
Se ne avete voglia leggetevi il libro che abbiamo consigliato nella nostra Rubrica sulla psicologia infantile: I no che aiutano a crescere, di Asha Phillips. L'autrice affronta anche il problema delle paure legate al buio.