Credo che il mio ragazzo abbia delle crisi (1461012628983)
Stefania, 19
Buonasera, il mio nome è Stefania e ho 19 anni.
Ho bisogno di parlare e di avere delle risposte, anche perche sto talmente male che a cena mi sono sentita male.
Oggi ho litigato pesantemente con il mio ragazzo, noto in lui la capacità di cambiare del tutto in poco tempo; mentre stavamo discutendo ha iniziato a picchiarsi, a svenire, a dire di sentirsi male, a balbettare e a delirare, incolpandomi di cose inesistenti.
Questo succede da un bel po, da circa 1 anno, prima mi umiliava con le parole, poi la maggior parte delle volte le nostre litigate finivano nel picchiarmi, poi nel volersi uccidere e oggi? A picchiarsi e a delirare.
Ho avuto tanta paura, sembrava un pazzo, una persona con problemi davvero mentali, mi guardava con occhi spenti, non so se fingeva di sentirsi male, non so, ma si buttava a terra come sempre dicendomi sto male,sto morendo, e inoltre tremeva, balbettava e delirava dicendo di vedere persone o mi accusava di frasi non dette.
Ad un certo punto mi sono resa conto che qhabdo sua madre l ha chiamato lui ha inizjato a parlare bene e lí mi sono posta due domande: finge o é vero? E se é vero cosa é? Io non so cosa fare sto male, ho bisogno di avere risposte, mi sento a pezzi.
Scusate, spero di avere delle risposte.
Cordiali saluti.
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Gentile Stefania,
mentre leggevo la sua narrazione ho contattato stanchezza, confusione, paura e un bisogno di fare chiarezza circa la dinamica relazionale fra lei ed il suo ragazzo.
Non è possibile formulare una ipotesi diagnostica, pur avendo descritto nei particolari il comportamento manifestato dal suo ragazzo, (si buttava a terra come sempre dicendomi sto male,sto morendo, e inoltre tremava, balbettava), con la presenza di allucinazioni visive (e delirava dicendo di vedere persone o mi accusava di frasi non dette).
Per rispondere alla sua domanda “che cosa ha?” è necessaria una valutazione psicodiagnostica.
Per fare chiarezza su cosa sta accadendo da circa un anno nel vostro rapporto di coppia mi avvarrò di alcuni strumenti di lettura dell’approccio Analitico Trasazionale.
Secondo questo approccio ogni persona nasce con una posizione esistenziale “io OK, tu OK” che può modificarsi nel tempo a seconda delle esperienze vissute sin dalla prima infanzia.
Ognuno ha in sé la consapevolezza che è degno di essere amato e di amare e che tutti hanno le risorse necessarie per vivere nel mondo.
Nel corso della fasi evolutive ognuno prende delle decisioni che tradurrà in azioni e comportamenti nelle relazioni con gli altri e che potranno portare a considerare gli altri o se stessi in una posizione di Non okness.
In particolare S. Karpman teorizza che nelle relazioni i due partner possono assumere tre ruoli diversi in modo ciclico: il Salvatore (S), il Persecutore (P) e la Vittima (V), che vengono rappresentati col Triangolo drammatico.
Questi ruoli sono in connessione tra loro. La presenza dell’uno può “agganciare” l’altro. Una vittima cerca un persecutore; un salvatore trova una vittima da salvare.
Se non ci riesce la vittima potrebbe diventare un persecutore e il Salvatore una vittima. Quando avviene lo scambio di ruoli si entra in un gioco psicologico (Berne).
Lei riferisce che in passato i litigi finivano con il picchiarla. Immagino il suo dolore, la sua delusione di allora e la paura, il suo disagio e la domanda “ che cosa devo fare?” di oggi rispetto ai comportamenti del suo ragazzo che appaiono distruttivi verso sé stesso e verso di lei.
Guardando al Triangolo Drammatico quale ruolo ha il suo partner e quale è il suo?
Quando qualcuno risponde con uno schiaffo, con la denigrazione sicuramente è nel ruolo del persecutore.
In questo momento della sua vita penso che per lei sia importante prendersi del tempo per riflettere su quale ruolo ha scelto di avere in questo rapporto.
Inoltre chi usa violenza psicologica (si rivolge all’altro insultandolo, accusandolo, vietandole alcune cose) o violenza fisica (percosse) ha una difficoltà nel gestire le proprie emozioni (disdregolazione emotiva) e sicuramente pensa di essere in una posizione superiore rispetto all’altro.(Io OK, Tu Non OK).
Ora le chiedo che cosa desidera in un rapporto di coppia?
Ci sono nel vostro rapporto intimità, la condivisione, la complicità e la stima reciproca, il rispetto l’uno verso l’altro?
Immagino che per lei non sia stato facile raccontare il suo disagio, i sentimenti e le emozioni che prova in questo momento difficile. Vorrei restituirle la sincerità ed il coraggio nel vedere ciò che sta accadendo.
Sono due risorse importanti che le hanno indicato come la situazione in cui si trova, non può essere ignorata e che è necessario per lei fare una scelta importante per se stessa.
Le consiglio di intraprendere un percorso con uno psicologo che le metterà a disposizione gli strumenti necessari per ritrovare la serenità e approfondire alcuni aspetti del racconto che ha narrato e che qui non possono trovare risposta.
A cura della dottoressa Silvia Errico
Pubblicato in data 03/06/2016
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Tags: crisi relazione consapevolezza vittima dinamica relazionale allucinazioni visive valutazione psicodiagnostica approccio Analitico Trasazionale. salvatore persecutore Triangolo drammatico.